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Tutela del marchio DOP in Italia

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Nell’autunno del 2014 partecipai a Bagnoli al Convegno dei Giovani Imprenditori. Tra le preoccupazioni più sentite fu la tutela dei nostri prodotti alimentari all’estero dall’introduzione della  legge europea del 2009. Era in tema, la relazione “intellettuale” e piacevole di Oscar Farinetti (il Bello dell’Italia). Si può “rubare con gli occhi” il modo ed il metodo di come facciamo le cose, il nostro modo d’essere, il gusto, peraltro così diverso in tutta la penisola e favorito dalla varietà del territorio è impossibile. Moda, arte, gastronomia i più frequenti imitati all’estero.

Attualmente una nota marca di Chianti ha lanciato negli U.S.A. una campagna pubblicitaria, per proiettarsi nello stile di vita italiano (così recita la pubblicità). Le imprese (anche attraverso consorzi) devono tutelarsi davanti alle forme di contraffazione. In Italia nel 1986 si ebbe lo scandalo del vino al metanolo e si vendevano miscele di liquidi ed alcol metilico, con morti e ciechi. L’anno successivo perdemmo il 37% del fatturato rispetto a quello precedente. La soluzione a lungo termine resta la campagna “educativa”, con ispettori sul territorio che possano vigilare. Il “Consorzio tutela aceto balsamico di Modena” potrebbe essere preso a modello attualmente per contrastare la piaga del “contraffatto” tanto per la campagna educativa promossa, quanto per il contrasto a livello legale che impegna circa un quarto delle risorse. Nel consorzio affluiscono la maggior parte dei produttori e Il fatturato alla produzione si attesta sopra i 400 milioni “ di euro, e quello al consumo supera il miliardo: cifre che collocano l’Aceto Balsamico di Modena IGP nella “top ten” del paniere delle specialità alimentari DOP e IGP italiane”. Quindi a fronte a dive r s e de c ine di a c e t a i e , v’è un fatturato di 1 .000.000.000 alla vendita. Il Consorzio collabora con l’organismo di controllo e con il Masaf.

La gestione del sistema di controllo e di certificazione, relativa alla verifica della conformità del prodotto al disciplinare, è delegata a un organismo di controllo autorizzato, attualmente individuato in CSQA Certificazioni Srl (www.csqa.it), mentre l’attività di vigilanza commerciale è svolta dal Consorzio tramite i propri agenti vigilatori (con qualifica di agenti di pubblica sicurezza) in collaborazione con le forze pubbliche competenti in materia (Istituto Controllo Qualità e Repressione delle Frodi – ICQRF, Carabinieri – NAC, Corpo
Forestale dello Stato – NAF).

Il Consorzio è impegnato infine nella promozione e nella divulgazione del prodotto presso i media e i consumatori (www.consorziobalsamico.it); aderisce, inoltre, a organismi nazionali e internazionali (OriGIn Italia e OriGIn – Organization for an International Geographical Indications Network), al fine di diffondere la conoscenza del prodotto e, soprattutto, ampliarne le possibilità di tutela sui mercati più lontani.

Domenico Galati

Tags: Anno I, Numero 3
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