By Redazione Web25 giugno 2024 Nessun commento
Recentemente, una scoperta sensazionale ha avuto luogo a sud dell’Egitto, la missione archeologica congiunta italo-egiziana Eimawa ha riportato alla luce diverse tombe risalenti al periodo greco-romano, situate sulla sponda occidentale di Assuan. Queste sepolture, scavate nella roccia di una collina, presentano una caratteristica unica, ospitano intere famiglie e sono disposte su più livelli di terrazzamenti, creando un suggestivo effetto scenografico.
Le tombe sono state rinvenute tra febbraio e marzo 2024 nell’area circostante il Mausoleo dell’Aga Khan. Si tratta di un sito archeologico già noto, dove dal 2019 gli scavi hanno portato alla luce circa 400 sepolture. Le nuove scoperte risalgono a un periodo compreso tra il VI secolo a.C. e il II secolo d.C., ovvero all’epoca greco-romana.
Ciò che rende speciale questa scoperta è la disposizione delle tombe su più livelli di terrazzamenti. Questa caratteristica, mai riscontrata prima in Egitto, conferisce al sito un aspetto monumentale e suggestivo. Si presume che durante le celebrazioni, le tombe venissero illuminate da lanterne in terracotta, creando un’atmosfera scenografica di grande impatto.
Le tombe ospitano intere famiglie, offrendo agli archeologi preziose informazioni sulle usanze funerarie e sulla struttura sociale dell’epoca. L’analisi dei resti e delle strutture sepolcrali suggerisce che la parte inferiore della necropoli fosse destinata alla classe media, mentre le zone più alte erano riservate all’élite. Inoltre, la conformazione delle tombe, scavate in profondità nella roccia nonostante le difficili condizioni climatiche, testimonia l’abilità e la tenacia degli antichi artigiani.
La scoperta delle tombe di epoca greco-romana ad Assuan rappresenta un contributo significativo alla conoscenza del periodo e delle sue usanze funerarie. La disposizione su più livelli e la presenza di intere famiglie all’interno delle sepolture offrono spunti di riflessione sulla vita sociale e sulle credenze dell’epoca. Inoltre, il ritrovamento testimonia l’abilità e l’ingegno degli antichi artigiani egizi.
articolo originale: ansa.it