By Redazione Web15 Giugno 2024 Nessun commento
L’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, fondata nel 2004 dal Maestro Riccardo Muti, ha accolto in vent’anni quasi mille giovani musicisti, offrendo loro un’opportunità unica di formazione e crescita professionale. L’intento di Muti, pienamente realizzato, era quello di creare un’esperienza che andasse oltre il semplice percorso accademico, trasmettendo ai giovani la passione e l’importanza del loro “mestiere”.
Il talento e la dedizione dei membri dell’Orchestra Cherubini sono stati ampiamente riconosciuti. Molti ex allievi hanno raggiunto traguardi importanti, suonando in prestigiose orchestre in Italia e in Europa. Tra i nomi più noti troviamo Paolo Taballione, primo flauto alla Bayerische Staatsoper e docente al Mozarteum di Salisburgo.
L’Orchestra ha ottenuto un grande successo anche a livello internazionale, come dimostrano le recenti esibizioni a Vienna. Il pubblico viennese, notoriamente esigente, e la critica musicale hanno elogiato sia la direzione di Riccardo Muti che le elevate capacità tecniche e interpretative dell’orchestra.
Il programma dei concerti a Vienna ha messo in luce la vastità e la ricchezza del panorama musicale europeo, con un filo conduttore italiano. L’apertura è stata affidata all’Ouverture in do maggiore “in stile italiano” D 591 di Schubert, un omaggio alle sinfonie di Rossini che all’epoca spopolavano a Vienna.
Tra i brani più apprezzati dal pubblico viennese troviamo “Contemplazione” di Alfredo Catalani, un vero “gioiello” del bel canto orchestrale, dove i fiati dell’Orchestra Cherubini hanno dato il meglio di sé. Altrettanto apprezzati sono stati i brani dalla suite “Turandot” di Ferruccio Busoni, che hanno messo in luce lo smalto timbrico e il vigore espressivo dell’orchestra.
Un momento particolarmente emozionante è stato il concerto per clarinetto K 622 di Mozart, eseguito con maestria dal primo clarinetto dei Wiener Philharmoniker, Daniel Ottensamer.
Il successo dell’Orchestra Cherubini non si è fermato a Vienna. Ieri sera, nella Basilica dei Patriarchi di Aquileia, l’orchestra ha nuovamente incantato il pubblico con un programma leggermente modificato. L’apertura è stata affidata, come a Vienna, a Schubert, con la sua Sinfonia “Incompiuta” a chiudere il cerchio.
Riccardo Muti sottolinea spesso il profondo legame tra la musica italiana e quella europea, e non è un caso che abbia voluto intitolare l’orchestra a Luigi Cherubini, compositore stimato anche da Beethoven.
L’impegno dell’Orchestra Cherubini non si ferma qui. Nei prossimi giorni sarà protagonista di diverse esibizioni: il 28 giugno a Lucca, in occasione del centenario di Giacomo Puccini, e a luglio nel tradizionale concerto del Viaggio dell’Amicizia di Ravenna Festival, che la porterà fino a Lampedusa.
L’esperienza dell’Orchestra Cherubini rappresenta un modello di eccellenza nella formazione musicale dei giovani. Grazie alla guida esperta di Riccardo Muti e al talento dei suoi componenti, l’orchestra ha raggiunto traguardi straordinari, contribuendo a diffondere la bellezza e la ricchezza della musica italiana nel mondo.
articolo originale: ansa.it