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Quanto è apprezzato il cinema italiano all’estero?

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La risposta è semplice: molto apprezzato. Soprattutto, vista la tripletta record che quest’anno è in lizza al Festival di Cannes. L’ultima volta è stata nel 2015. I film in concorso sono Rapito di Marco Bellocchio in proiezione per il 23 maggio, il Sol dell’Avvenire di Nanni Moretti il 24 maggio, e infine il 26 maggio La Chimera di Alice Rohrwacher. Tre film, tre storie, tre registi, tutti diversi eppure così tanto squisitamente italiani che il Festival non ha potuto privarsene. Tutti presenti, poi, nella stessa sezione. Unica nota negativa, nessun altro film italiano presente in gara nelle altre categorie.

Bellocchio ha avuto già, l’anno scorso, una calorosissima accoglienza al Festival. Aveva presentato infatti Esterno Notte, film ispirato al sequestro Moro. Film graditissimo dalla critica e che ha ricevuto ben quattro David di Donatello. Il film di quest’anno, Rapito, è una trasposizione cinematografica de Il caso Mortaradi Daniele Scalisi, pubblicato per i tipi di Mondadori. Una storia vera, una vicenda familiare, un profondo scontro religioso: il racconto è quello di Edgardo Mortara, un bambino ebreo che nel 1858 fu portato via dalla sua famiglia e posto sotto l’ala protettrice nientemeno che di Papa Pio IX. Il caso fu di portata internazionale. A pochi mesi dalla presunta morte, Edgardo fu segretamente battezzato. O almeno così recavano le dichiarazioni di una domestica. Per questo, ora il bambino dovrà seguire una educazione cattolica, a scapito delle volontà dei genitori che, pur di riaverlo con loro, tenteranno il tutto per tutto. La diatriba con il Papa però non cessa, e Edgardo riceverà l’educazione prevista dalla legge pontificia. In tutto questo, a fare da cornice, c’è l’indebolimento del potere secolare della Chiesa. l’esercito dei Savoia apre la breccia di Porta Pia e conquista Roma. Nel cast ci sono Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala, Leonardo Maltese, e infine Filippo Timi e Fabrizio Giufini.

Il Sol dell’Avvenire, di Nanni Moretti è uscito in sala il 20 aprile, ed è stato già un successo di botteghino. Oltre 3 milioni di euro di incassi. La presenza di Moretti a Cannes di certo non è inusuale, e anche quest’anno la pellicola farà parlare di sé.La storia racconta di Giovanni, un regista italiano alle prese con le difficoltà di una vita e con le difficoltà di girare il suo ultimo film, incentrato su un personaggio intellettuale – comunista – nel 1956. Il matrimonio è in crisi, la figlia si sposa con un uomo molto più anziano di lei, la moglie decide di puntare su un giovane, la sua prima attrice di improvvisare sul set. A contorno, fa da scena tutto il mondo multimediale dell’home cinema, come Netflix e affini. Si arriva, così, in fondo alla pellicola, in questo racconto meta-cinematografico, dove fa da collante la musica e da narratore diegetico della storia.

L’ultimo film in tripletta è La Chimera di Alice Rohrwacher. Titolo particolarmente atteso, quest’anno, a Cannes. Molte le testate specialistiche ad averlo inserito nella top 10 dei film da vedere quest’anno al Festival. Tanto è l’attesa per questa pellicola, che il distributore Neon l’ha già messo sotto contratto per la distribuzione nelle sale USA. Il film racconta il mondo dei tombaroli negli anni Ottanta, sempre a caccia di tesori e reperti, soprattutto in area etrusca, nei dintorni di Montalto di Castro. Nel cast attori di calibro come Isabella Rossellini, Carol Duarte e Vincenzo Nemolato. Fra l’altro, il tema trattato torna alla ribalta viste le recenti operazioni di rimpatrio di reperti e pezzi d’arte storici da parte del Metropolitan Museum di New York, per contrastare le acquisizioni d’arte illecita nei decenni scorsi.

La Redazione

Tags: Anno I, Numero 3
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