By Redazione Web02 Aprile 2024 Nessun commento
“Sestante domestico”: questo il titolo del Padiglione Venezia alla Biennale Arte 2024, presentato il 2 aprile nel municipio della città lagunare alla presenza della curatrice, Giovanna Zabotti.
Il tema del padiglione prende spunto dall’assunto “Siamo tutti stranieri finché non ci sentiamo a casa” e si propone di esplorare il concetto di casa attraverso il dialogo tra poesia e pittura, passato e presente.
“Ho chiesto agli artisti di raccontarci cosa significasse, per loro, sentirsi a casa”, ha spiegato la curatrice. “Il sestante è uno strumento di ricerca quando non ci sono più punti terreni, ‘domestico’ si riferisce invece al guardare dentro di sé, quando non abbiamo più riferimenti e dobbiamo trovare la strada per sentirci a casa”.
Il percorso espositivo sarà accompagnato dai versi del poeta Franco Arminio e vedrà dialogare le opere degli artisti selezionati con quelle dei vincitori del concorso “Artefici del nostro tempo”, giunto quest’anno alla quinta edizione.
Dipinti, fotografie e installazioni, disposte a costellazioni, avranno il compito di “generare delle forti suggestioni e accendere una scintilla”, ha concluso la curatrice.
Il Padiglione Venezia si propone quindi come un luogo di riflessione e di ricerca, dove il visitatore è invitato a interrogarsi sul significato di casa e sul ruolo dell’arte nel costruire un senso di appartenenza.
La Biennale Arte 2024 si terrà dal 20 aprile al 24 novembre 2024.
articolo originale: ansa.it