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L’espressionismo italiano viaggio tra deformazione e realtà alla Galleria d’Arte Moderna di Roma

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By Redazione Web5 luglio 2024 Nessun commento

 

Finalmente a Roma una mostra dedicata all’espressionismo italiano! Dopo oltre trent’anni dall’ultima esposizione del 1990, la Galleria d’Arte Moderna (GAM) ospita “L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano”, un’occasione imperdibile per scoprire o riscoprire questo affascinante movimento artistico.

Dal 5 luglio 2024 al 2 febbraio 2025, le sale della GAM accoglieranno 130 opere provenienti da diverse collezioni, tra cui la stessa GAM, la collezione Giuseppe Iannaccone di Milano e i Musei di Villa Torlonia e della Casa museo Alberto Moravia. Un percorso espositivo che ripercorre le diverse esperienze espressioniste italiane, divise in tre nuclei geografici principali Roma, Torino e Milano.

Roma. La Scuola di via Cavour, con esponenti come Scipione, Carlo Socrate e Emanuele Cavalli, si caratterizza per una forte introspezione psicologica e un’atmosfera cupa e visionaria.

Torino. I Sei di Torino, tra cui Carlo Carrà, Umberto Boccioni e Gino Severini, si contraddistinguono per l’utilizzo di forme scomposte e colori violenti, influenzati dal Futurismo.

Milano. La Corrente di Vita giovanile, con artisti come Arturo Tosi e Mario Sironi, si concentra sulla rappresentazione della realtà sociale e politica dell’epoca, spesso con toni drammatici e denuncia sociale.

L’elemento chiave che accomuna gli artisti espressionisti italiani è la deformazione, intesa come strumento per esprimere la propria visione soggettiva della realtà e le sue contraddizioni. Come afferma Arnaldo Badodi, citato all’inizio della mostra, “La deformazione è un principio fondamentale dell’arte”.

Tra le opere esposte, impossibile non ammirare “Il Cardinal decano” di Scipione, con la sua figura ieratica deformata in un’atmosfera apocalittica, o l’autoritratto dello stesso artista accanto a quello del cardinal Vannutelli. E ancora, la Roma dai colori innaturali di Antonietta Raphaël, i corpi carichi di energia di Fausto Pirandello, il “rosso operaio” di Renato Guttuso e la monumentale “Battaglia dei tre cavalieri” di Aligi Sassu.

Fino al 3 novembre, la GAM ospita anche “À jour”, un’installazione site-specific dell’artista Laura VdB (Van der Bol) Facchini. Un’opera che avvolge l’edificio della galleria con un grande arazzo tridimensionale realizzato con strisce di polietilene bianco e trasparente, ricamate e intrecciate.

“L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano” è una mostra che offre un’immersione profonda in uno dei movimenti artistici più significativi del Novecento italiano. Un’occasione da non perdere per gli amanti dell’arte, ma anche per chi desidera approfondire la conoscenza di un periodo storico complesso e ricco di fermenti culturali.

 

articolo originale: ansa.it

 

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