Articoli Caribo

La scoperta delle mura di Spartaco in Aspromonte

Condividi questo articolo

 

By Redazione Web23 luglio 2024 Nessun commento

 

L’Aspromonte, terra ricca di storia e natura incontaminata, continua a svelare i suoi segreti. Recenti scoperte archeologiche hanno portato alla luce una struttura muraria che potrebbe essere identificata con il muro di sbarramento costruito dal console romano Licinio Crasso nel 72 a.C. per intrappolare Spartaco e i suoi ribelli.

Grazie a un’articolata campagna di scavi condotta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Aspromonte, è emersa una possente struttura muraria che si estende per quasi 3 chilometri attraverso i boschi del Dossone della Melia.

La rivolta di Spartaco, uno dei più celebri schiavi ribelli della storia romana, si concluse proprio in Calabria. Dopo aver sfidato più volte l’esercito romano, Spartaco e i suoi seguaci furono costretti a rifugiarsi tra le montagne dell’Aspromonte, dove furono infine sconfitti. Per impedire ai ribelli di rifornirsi e di fuggire, il console Crasso ordinò la costruzione di una poderosa muraglia che tagliasse in due la penisola.

Gli scavi hanno portato alla luce numerosi reperti, tra cui armi risalenti al II e I secolo a.C., come lame ricurve, punte di lancia e pilum, il caratteristico giavellotto romano. Questi ritrovamenti corroborano l’ipotesi che la struttura muraria rinvenuta sia proprio quella costruita da Crasso.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, che dimostra la ricchezza del patrimonio culturale italiano e l’impegno del Ministero nella sua valorizzazione. Il Direttore generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca, ha evidenziato come questa scoperta apra nuove prospettive di ricerca e ci permetta di ricostruire un pezzo importante della nostra storia.

La scoperta delle mura di Spartaco in Aspromonte rappresenta un evento di straordinaria importanza per la storia e l’archeologia. Questa scoperta ci permette di ripercorrere un momento cruciale della storia romana e di apprezzare ancora di più la complessità e la bellezza del nostro patrimonio culturale.

articolo originale: ansa.it

 

Qatar e Venezia ponte culturale tra Oriente e Occidente
Restauro della Lunetta del Beato Angelico a Cortona

Ti potrebbero interessare…