Notizia di questi giorni, l’eco-ansia è in aumento nel Paese. Piangono in diretta Ministri della Repubblica, sulle note della starlette di turno. Motivo. E’ in aumento il riscaldamento globale della superficie terrestre. Ovviamente l’emissione di gas serra nell’atmosfera ha catturato il calore del Sole ed è causa del riscaldamento. Combustione di fossili, il diboscamento e l’agricoltura aumentano le emissioni di gas serra, da qui il passo è breve al surriscaldamento. Il livello del mare aumenta, i ghiacciai si sciolgono, gli avvenimenti meteorologici allarmanti sono più frequenti e violenti. Il clima sta cambiando ed è sotto gli occhi di tutti, come negarlo? Quello che auspicano gli “ecologisti” è che si prendano misure per ridurre le emissioni di gas serra, altrimenti il riscaldamento globale continuerà a peggiorare e avrà conseguenze sempre più nefaste per l’umanità. Ricapitoliamo: lo scioglimento dei ghiacciai sta facendo aumentare il livello del mare, con la scomparsa di qualche bagnasciuga, si aggiunga la corrosione delle coste e l’allagamento di aree limitrofe. Alcune specie animali stanno estinguendosi, altre si spostano verso le alture. Dobbiamo porre rimedio! Motivo il cambiamento climatico. Sempre e comunque le conseguenze saranno negative per l’uomo e per l’ambiente. La soluzione è implementare l’energia solare (fotovoltaica) ed eolica. Fare sempre di più e se i risultati non arriveranno non arrendersi mai. Aumentare gli sforzi in quest’ultimo caso. Sostenere le aziende e le associazioni culturali che si battono contro i danni derivanti dal cambiamento climatico al fine di ridurre le emissioni di gas serra e proteggere noi e le generazioni future.
Si sono alzate solo poche voci fuori dal coro. Il prof. Franco Prodi, fratello del più noto Romano, è tra queste. I suoi detrattori ricordano che nel 2003 asseriva che «Il sospetto è che l’attività umana possa accelerare considerevolmente questi processi» (climatici). In quegli anni ci fu un Convegno al C.N.R. e ricordo di relatori che per poco non vennero alle mani. Uno di questi (il più intelligente) dette del poco perspicace all’altro. Il prof. Prodi, è stato Direttore della sezione per il microclima del C.N.R. e la sua posizione va tenuta nella giusta considerazione.
L’energia prodotta dalle centrali nucleari nel mondo rappresenta ad oggi circa il 5% del totale. Un aumento in tal senso (ulteriore 5%) nei prossimi anni non risolverebbe nessun problema (vedi guerra in Niger). Questa strada quindi non è percorribile al momento.
Franco Battaglia, ordinario di Chimica e Fisica, noto giornalista, da una lettura impietosa del fenomeno e dei suoi colleghi.
L’aumento delle temperature è stata costruita ad “usum stultorum”, estrapolando la temperatura degli ultimi decenni e senza alcun raffronto tanto con le ultime rivelazioni ante-guerra, limitate ad una singola nazione, quanto con quelle precedenti all’ultima glaciazione.
Altra trovata è l’incremento della mortalità dei “vecchietti”, che muoiono perché la temperatura si è innalzata di un grado rispetto all’anno scorso. La virtù non è nel mezzo, secondo gli insegnamenti patristici della Scolastica, ma sta proprio da un’altra parte. Le persone anziane purtroppo non ce la fanno, perché indigenti e nell’impossibilità economica di accendere i condizionatori in casa.
Malvagia successiva trovata si è scambiata la causa con l’effetto. La siccità e le inondazioni non sono dovute alla mancanza di dighe, impianti di contenimento delle acque, argini fluviali. No. Nulla di tutto questo. La verità è che mancano le pale eoliche e gli impianti fotovoltaici. La torta da spartizione è sempre quella. Bisogna decidere se si devono costruire dighe, o impianti per le ville dei Castelli Romani (a costo quasi zero), per i futuri proprietari locali delle automobili elettriche.
Il prof. Franco Prodi, conclude che siamo ancora agli albori di questa scienza e nessuno può dare giudizi definitivi. I “poco perspicaci” che hanno distrutto il Paese negli ultimi trent’anni se l’è trovati tutti contro con le solite frasi: “negazionista” e rispolverando vecchie ruggini universitarie affibbiandogli logiche infelici. Franco Prodi se ne frega, mentre noi siamo particolarmente seccati verso tali “poco perspicaci”.
Direttore responsabile, Domenico Galati