La Chiesa di San Lorenzo Nuovo, nel comune omonimo situato in provincia di Viterbo, custodisce una delle testimonianze più significative della tradizione cristiana della zona: un crocifisso ligneo in stile bizantino, che affonda le sue radici nella spiritualità e nella storia della Terra Santa. Questo oggetto sacro, di indubbio valore artistico e religioso, ha una storia ricca di significati e un legame profondo con il cristianesimo primitivo, testimoniando il rapporto tra Oriente e Occidente nella tradizione della Chiesa cristiana.
Chiesa di San Lorenzo Nuovo piccolo rilevante scrigno di storia
San Lorenzo Nuovo è un piccolo ma suggestivo comune che si trova nel cuore della Tuscia, a pochi chilometri da Viterbo, nel Lazio settentrionale. Il paese è conosciuto non solo per il suo paesaggio incantevole e il suo vicinato con il lago di Bolsena, ma anche per il suo patrimonio storico e religioso. La Chiesa di San Lorenzo, edificata alla fine del XVIII secolo, si erge come uno dei punti focali del paese, accogliendo i fedeli e i visitatori con la sua bellezza semplice ma ricca di significato. La sua architettura, creata dall’architetto Navone, sebbene modesta rispetto ad altre chiese di maggiori dimensioni, è un perfetto esempio di stile settecentesco italiano, ispirato allo stile urbanistico de paese, con dettagli che rimandano alla tradizione religiosa dell’epoca.
Tra le opere che arricchiscono la chiesa, il crocifisso ligneo in stile bizantino è uno degli elementi più ammirati. Questo crocifisso, che si trova in un’area ben visibile all’interno della chiesa, è un esempio straordinario di come un’opera sacra possa trasmettere una connessione profonda con la spiritualità cristiana e con la tradizione iconografica che ha attraversato i secoli.
Crocifisso stile orientale e simbolismo cristiano.
Il crocifisso ligneo custodito nella chiesa di San Lorenzo Nuovo è realizzato in uno stile orientaleggiante, un’arte che affonda le sue radici nei primi secoli del cristianesimo, di origine incerta nello stile. Il rimando all’arte bizantina è forte secondo alcuni autori, sebbene altri la collocano originaria nei territori del Medio Oriente. L’arte bizantina, ricordiamo, si sviluppò nell’Impero Romano d’Oriente e ha avuto una grande influenza sull’iconografia cristiana, caratterizzandosi per una certa rigidità nelle forme, l’uso di colori vivaci e dorature, e una forte componente simbolica.
Non è un caso che il crocifisso della chiesa di San Lorenzo Nuovo presenti caratteristiche che rimandano a questo stile. Cristo è rappresentato in modo solenne, con lineamenti stilizzati, un tratto distintivo dell’arte bizantina, che mira a enfatizzare la sacralità e l’alto valore spirituale del soggetto. Tuttavia, gli occhi aperti rivolti verso i fedeli rappresentano una particolarità che trasmette pace, tipica di altri crocifissi non propriamente bizantini.
L’immagine di Cristo crocifisso, sebbene non esprima in modo diretto il dolore fisico, trasmette un messaggio di sacrificio e redenzione universale. La figura di Gesù, sospesa in una postura rigida e ieratica, diventa un veicolo di meditazione e preghiera per i fedeli, che possono riflettere sulla sua sofferenza e sul significato del sacrificio per la salvezza dell’umanità.
Il crocifisso è realizzato in legno di pero, un materiale che rimanda alla tradizione di molte opere sacre, e che in questo caso contribuisce a creare un senso di contatto diretto con la materia terrena. La scelta del legno non è casuale: nella simbologia cristiana, il legno rappresenta un legame con la natura e la creazione divina, oltre a essere il materiale attraverso il quale si è realizzato il sacrificio di Cristo.
Provenienza Terra Santa legame con Storia Cristiana.
Una delle caratteristiche più affascinanti di questo crocifisso è la sua presunta provenienza dalla Terra Santa. La Terra Santa, ovvero i luoghi legati alla vita e morte di Gesù Cristo, ha sempre avuto un enorme significato per il cristianesimo. Pellegrini provenienti da tutto il mondo si sono recati in questi luoghi per cercare un contatto diretto con la storia sacra e molti oggetti di culto, tra cui crocifissi, reliquie e icone, sono stati portati in Europa per testimoniare e perpetuare quella connessione spirituale.
Il crocifisso di San Lorenzo Nuovo sarebbe quindi un frammento di questa tradizione, un oggetto che ha viaggiato dalle terre sante per arrivare in Italia. La sua provenienza è un aspetto, che conferisce all’opera un’aura di sacralità e di storia, facendo sì che chiunque contempli questa immagine di Cristo si senta legato alla tradizione cristiana universale. Secondo la ricerca effettuata da Sandro Bassetti (rimando il lettore al suo testo “I Templari di Acquapendente”, 2019, Milano) il Crocifisso potrebbe essere stato portato in Italia dalla Terra Santa durante il rientro dalla Prima Crociata (A.D. 1099), insieme ai frammenti della Croce e di marmo bagnati dal sangue di Cristo e conservati presso la Cripta del Santissimo Sepolcro di Acquapendente.
Troviamo traccia di spostamenti di questa reliquia tra i documenti dell’archivio della Diocesi di Orvieto. Per tutte le fonti storiche e bibliografiche di rimanda al testo “Il Verbo diviene Carne”, 2025, Grosseto.
La Terra Santa, come scrigno dei luoghi legati alla vita di Gesù, ha sempre esercitato un fascino irresistibile, e numerosi sono gli oggetti di culto portati a testimonianza della fede. In questo caso, il crocifisso rappresenta non solo una tradizione iconografica, ma anche un simbolo di speranza e di devozione, un mezzo attraverso il quale la fede cristiana si è diffusa e consolidata in Europa.
Crocifisso come Simbolo di Unione tra Oriente e Occidente.
Uno degli aspetti più significativi di quest’opera è la sua capacità di porsi come testimonianza silenziosa di un dialogo ancora da indagare tra culture differenti. L’influenza dell’arte bizantina sull’espressione artistica cristiana, del resto, è stata profonda e duratura.
Il crocifisso di San Lorenzo Nuovo suggerisce un legame profondo con l’Oriente, richiamando una sensibilità religiosa distinta da quella occidentale, più centrata sulla spiritualità e sulla trascendenza. La presenza, in una chiesa italiana, di un’opera dai tratti stilistici riconducibili all’ambito bizantino testimonia come la fede cristiana, pur esprimendosi attraverso linguaggi artistici differenti, riesca a unire i fedeli in una visione spirituale condivisa.
Conservazione e devozione
Il crocifisso ligneo in stile bizantino di San Lorenzo Nuovo è anche un esempio significativo della conservazione del patrimonio religioso. L’arte sacra non è solo un oggetto da ammirare, ma è una parte vitale della vita spirituale della comunità. Il crocifisso, pur essendo un oggetto antico, continua a svolgere la sua funzione di guida e di ispirazione per i fedeli. La sua presenza nella chiesa rappresenta un legame tra passato e presente, e diventa una fonte di preghiera e di riflessione per chiunque si avvicini a questa testimonianza di fede.
Conclusioni
Il crocifisso ligneo in stile bizantino della chiesa di San Lorenzo Nuovo è un’opera che affonda le sue radici nella storia religiosa e artistica, unendo le tradizioni cristiane dell’Oriente e dell’Occidente. La sua provenienza dalla Terra Santa, la sua realizzazione in legno e il suo stile iconico rappresentano non solo una testimonianza artistica, ma anche un simbolo di fede e di devozione che ha attraversato secoli di storia. Oggi, il crocifisso continua a essere un segno tangibile della bellezza e della profondità della tradizione cristiana, accogliendo i fedeli nella chiesa di San Lorenzo Nuovo come un faro di speranza e di spiritualità.
Luigi Catena
Luigi Catena è autore del volume “Il Verbo diviene carne” (Effigi, 2025).