By Redazione Web16 Aprile 2024 Nessun commento
Il Padiglione di Israele alla 60esima Biennale d’Arte di Venezia, che avrebbe dovuto inaugurare oggi, rimarrà temporaneamente chiuso in segno di solidarietà con le famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas e con la popolazione israeliana che auspica un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.
Questa decisa scelta, presa dalla curatrice e artista Ruth Patir, non comporta la cancellazione della mostra, ma una sua sospensione fino a quando non si giungerà a un accordo di cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi.
Un cartello esposto all’esterno del padiglione chiarisce la posizione: “Il Padiglione di Israele resterà chiuso fino a che non sarà pattuito un cessate il fuoco e non saranno liberati gli ostaggi. Questa non è una cancellazione, ma una scelta di solidarietà con le famiglie degli ostaggi e la grande comunità di Israele che chiede un cambiamento”.
La decisione di chiudere il padiglione di Israele rappresenta un gesto forte in un contesto delicato e sottolinea l’attenzione verso le sofferenze della popolazione coinvolta nel conflitto.
articolo originale: ansa.it