Antico Egitto: scoperti “I due più grandi e completi laboratori di imbalsamazione”. Si trovano a Saqqara, a circa 30 chilometri a sud del Cairo. Ad annunciarlo è stato il ministero delle Antichità egiziane.
Antico Egitto: i laboratori dell’imbalsamazione
Una delle più grandi necropoli egiziane è stata scoperta presso la Piramide a gradoni di Djoser, vicino Saqqara. I due laboratori risalgono al periodo tolemaico, all’altezza della Trentesima Dinastia. Trovate anche due nuove tombe, datate all’altezza dell’Antico e Nuovo Regno.
Il laboratorio di imbalsamazione per gli esseri umani è di “forma rettangolare ed è suddiviso all’interno in diverse stanze dotate di letti di pietra dove il defunto veniva adagiato per la mummificazione. Ogni letto è lungo due metri e largo mezzo metro” e terminano con “canali di scolo”. Ogni stanza del laboratorio è corredata da vasi di argilla, utilizzati per la mummificazione, e una serie di strumenti e vasi rituali.
Il laboratorio per gli animali sacri, invece, presenta cinque letti in pietra, e ha forma rettangolare. Anche qui sono presenti vasi e strumenti rituali in bronzo utilizzati nel processo di mummificazione.
Le due tombe apparterrebbero la prima a un funzionario della Quinta Dinastia (ca. 2400 a.C.), capo degli scribi e sacerdote di Horus e Maat; la seconda è di un sacerdote della Diciottesima Dinastia (ca. 1400 a.C.). Le due tombe presentano un’entrata con una facciata in pietra, su cui si trovano incisi i nomi dei defunti.
Gli scavi sono iniziati ad agosto 2022, e sono stati rinvenuti altri simulacri, tra cui una serie di statue di legno di un uomo e di sua moglie, appartenenti alla Quinta Dinastia.
Le scoperte sono state illustrate in conferenza stampa dal Segretario generale del Supremo consiglio delle Antichità Egiziane, Mostafa Waziri. A intervenire, anche il ministro del Turismo e delle Antichità, Ahmed Issa. Entrambi hanno illustrato che il sito archeologico di Saqqara è ricco ancora di segreti e che gli scavi proseguiranno per portarli alla luce.
