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Accattivante e ludico il PNRR EU a scuola

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A maggio 2023 si sono tenute a Roma all’Esquilino al liceo classico Pilo Albertelli due assemblee scolastiche inerenti il nulla osta per l’acquisto di strumenti informatici attraverso il PNRR. Atteso un erede di Pilo Albertelli. Motivo. Il Collegio dei Docenti ha rifiutato, a maggioranza, la proposta del Dirigente di avere circa €300.000 del PNRR stanziati per ulteriori progetti multimediali nella scuola, laddove a detta del Collegio, c’è un’ipertrofia di mezzi informatici.

Per i detrattori del progetto “Labs”, gli obiettivi posti “stridono con quelli di un liceo, che sarebbero quelli di insegnare a tradurre il greco, comprendere la storia e la fisica, avere una capacità critica e un metodo di studio, non usare Spotify e Instagram”. Per quanto riguarda l’acquisto di strumentazione tecnologica moderna per “Classroom”, genitori e professori contrari fanno presente al dirigente scolastico innanzitutto che questa già esiste: “Abbiamo 41 smart tv, 7 proiettori, 49 pc notebook, 41 pc desktop – dicono – pertanto ci sembra irrazionale e antieconomico spendere 150.000 euro per ulteriori attrezzature multimediali che hanno una vita brevissima e che quindi acuiscono, non arginano, la percezione di vivere in un mondo effimero“.

La visione del Preside è in contrasto: “Le nuove strumentazioni (digital board, tablet e stampanti) – si legge nel progetto – saranno completate da software che saranno di ausilio alle singole discipline con grande attenzione all’aspetto professionale ma al contempo accattivante e ludico. La didattica personalizzata permetterà agli alunni deboli di recuperare al meglio le abilità di base e agli alunni eccellenti di raggiungere nuovi traguardi” Concludono gli eredi “Arriva forse un’occasione per riportare il liceo ai fasti di un tempo, o almeno per tentare di darle un’immagine nuova. Siamo sicuri che farete tutto quanto sia possibile nel non disperdere quanto costruito e per cogliere questa opportunità straordinaria, che potrebbe non ripresentarsi per decenni“.

“I progetti presentati sono in realtà forme di trasformazione profonda delle modalità della didattica. Quello che noi preoccupa in maniera particolare è proprio la trasformazione dell’apprendimento” avrebbe espresso il genitore di una studentessa. Un rappresentante studentesco in consulta ha così espresso il parere riguardo ai fondi del PNRR che sarebbero destinati al Liceo Albertelli: “A questa scuola mancano professori e ha problemi di edilizia“. In risposta, il preside avrebbe ipotizzato un commissariamento dei fondi da parte del ministero, con il successivo obbligo di uso e utilizzo degli stessi.

Gli eredi di Albertelli avevano così commentato, in una lettera aperta: “Seppur naturalmente lontani dalle decisioni del Consiglio e della Scuola ci dispiacerebbe enormemente che non si cogliesse questa grande opportunità di rinnovare e ammodernare la struttura […]. Siamo sicuri che farete tutto quanto sia possibile nel non disperdere quanto costruito e per cogliere questa opportunità straordinaria, che potrebbe non ripresentarsi per decenni”.

Il presidente del sindacato nazionale ANIEF, così si esprime sulla questione: “Gli ultimi decreti di riparto delle risorse del PNRR sono giunti in questi giorni e stanno destando preoccupazioni negli organi collegiali. Insegnanti e dirigenti scolastici si rendono conto che sarà impossibile gestire questa mole di lavoro enorme senza personale aggiuntivo” e aggiunge che: “Il rischio […] è che oltre un miliardo di euro in arrivo per questi progetti vengano utilizzati male o che, come è già accaduto, tornino addirittura paradossalmente indietro”.

Abbiamo visto qualche video degli interventi di alcuni studenti in Assemblea del Pilo Albertelli. Va riaffermato che questa scuola sembra all’altezza di chi l’ha preceduta (Enrico Fermi ha studiato all’Albertelli, N.d.R.). Gli studenti devono fare un chilometro per andare in palestra fuori dalla scuola, la scuola necessita sempre più di manutenzione, sono “affogati” di device e il PNRR cosa prevede? Device più nuovi, che diventato presto obsoleti. Soldi a debito il PNRR, evidentemente condizionato dalla visione dell’Europa, su quello che dovremmo o non dovremmo fare con i nostri soldi, comunque presi a debito, e che rinviamo felicemente al mittente.

Domenico Galati

Tags: Anno I, Numero 4
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