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Il MIC porta sui social i tesori nascosti d’Italia

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By Redazione Web1° luglio 2024 Nessun commento

 

Il Ministero della Cultura italiano ha lanciato una nuova iniziativa sui social media per valorizzare i “tesori nascosti” del nostro Paese: “Scopri i tesori della #Cultura ed esplora la bellezza del nostro patrimonio”. Ogni lunedì, i canali social del MIC presenteranno un luogo, un’opera d’arte o un sito archeologico di particolare pregio, spesso poco conosciuto dal grande pubblico.

Questa iniziativa rappresenta un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza del patrimonio culturale italiano. Andando oltre i classici monumenti e musei, il MIC propone un viaggio alla scoperta di luoghi suggestivi e opere d’arte di grande valore, spesso custoditi in piccoli borghi, musei minori o archivi storici.

La prima tappa di questo viaggio virtuale è il Codice di Santa Marta, conservato nell’Archivio di Stato di Napoli. Si tratta di una raccolta di stemmi di re, regine, nobili e altri personaggi illustri che, tra il XV e il XVI secolo, facevano parte del Collegium Disciplinatorum Sanctae Marthae, una confraternita con sede nell’omonima chiesa del centro antico di Napoli.

Il Codice, restaurato nel 2001, è un vero e proprio tesoro di storia e arte. Le sue pagine, rilegate da fogli di pergamena, conservano minuziose miniature degli stemmi dei confratelli, tra cui sovrani angioini e aragonesi, vicerè spagnoli e esponenti delle più importanti famiglie del Regno. Ogni stemma è accompagnato da una breve didascalia che ne descrive i proprietari e le loro gesta.

L’iniziativa del MIC è un risorsa preziosa per chi desidera approfondire la conoscenza del patrimonio culturale italiano. Attraverso la valorizzazione dei “tesori nascosti”, il Ministero mira a promuovere un senso di appartenenza e di orgoglio per la nostra ricca tradizione artistica e storica.

Oltre al Codice di Santa Marta, il MIC ha già proposto altri tesori nascosti, come Il Teatro Civico di Vercelli, un gioiello dell’architettura neoclassica del XIX secolo. La Gipsoteca di Possagno, un museo che conserva le opere scultoree di Antonio Canova. Il Complesso Monumentale di San Salvatore Maggiore a Spoleto, un sito archeologico che comprende i resti di un’antica basilica romana e di un monastero medievale.

 

articolo originale: ansa.it

 

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