By Redazione Web21 Maggio 2024 Nessun commento
Un viaggio attraverso la storia e le tradizioni legate a questo oggetto antico e affascinante, simbolo di svago, cultura e anche strumento di scambio e di potere.
La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 31 agosto, espone oltre 50 mazzi di carte storiche, provenienti da collezioni private e pubbliche. Tra i pezzi più preziosi, 25 delle 48 carte delle cosiddette “carte a Dragoni” del Cinquecento, le rare carte del “Re” pre-1826 (di cui esistono solo 5 mazzi al mondo) e quelle da “Riversino”, un gioco d’azzardo molto diffuso tra Settecento e Ottocento. Completano l’esposizione carte di contrabbando e documentazione archivistica, che raccontano l’evoluzione della produzione e dell’utilizzo delle carte da gioco a Napoli nel corso dei secoli.
Le carte da gioco non sono solo strumenti di divertimento, ma anche testimoni di una storia sociale e culturale complessa. Come sottolinea la direttrice dell’Archivio di Stato, Candida Carrino, “Le carte da gioco custodiscono una tradizione culturale, iconografica e ci raccontano una socialità che oggi è mediata dai mezzi elettronici i quali hanno come impianto di base proprio le carte da gioco”.
La mostra “La carta ci fa gioco” è un’occasione unica per scoprire un mondo affascinante e ricco di storie. Un invito a ripercorrere la storia di Napoli attraverso un oggetto semplice ma carico di significati, che ha accompagnato la vita di generazioni di persone.
articolo originale: ansa.it